
Nel 1960, il Dr. S. Fred Singer, consulente scientifico del presidente Eisenhower, sembrò voler sostenere una teoria riguardo Phobos, la misteriosa luna di Marte. Infatti attraverso un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Astronautics dichiarò :”Phobos è stato accettato per essere un corpo celeste, quando in realtà potrebbe essere benissimo un satellite artificiale in grado di autogestirsi lanciato molto tempo fa da una razza aliena molto avanzata” .
Phobos è una luna vuota al suo interno, dato che non è un solido oggetto celeste, come molti scienziati credevano in passato. Infatti, secondo una ricerca effettuata da parte dell’Agenzia spaziale europea, l’interno di Phobos è caratterizzato da ampie caverne strutturate geometricamente con delle pareti ad angolo retto e cavità rilevabili tramite il ritorno degli echi attraverso i riflessi interni del Marsiglia.
In altre parole la luna Phobos non è il tipico satellite che dovrebbe orbitare naturalmente intorno suo pianeta. E’ un dato di fatto fatto che l’origine di Phobos rimane ancora un mistero, anche perché molti credono che questo piccolo satellite marziano potrebbe essere stato messo in orbita intenzionalmente da “qualcuno” in un lontanissimo passato. Phobos è rimasto avvolto dal mistero fin dalla sua scoperta avvenuta nel 1877 e, ancora oggi, non siamo ancora sicuri di che cosa sia fatta quello strano tipo di luna.
In tutto il sistema solare Phobos è la luna più vicina al suo pianeta, visto che orbita attorno a Marte ad una distanza di soli 6.000 chilometri, un fatto che ha suscitato molti interrogativi tra gli scienziati che mettono in discussione la sua vera origine e il suo scopo. Nel dicembre del 2015 il Mars Atmosphere and Volatile Evolution Mission (MAVEN) della NASA ha realizzato numerosi approcci vicino a Phobos. “Tra i dati restituiti a Terra vi sono alcune immagini spettrali di Phobos fotografato nell’ultravioletto”, ha spiegato il portavoce della NASA.
Ma non è mai stato approfondito nulla su questo satellite e sui dati della missione MAVEN.
Le immagini pervenute da MAVEN al centro di controllo della NASA dovevano aiutare a risolvere il mistero della luna Phobos, soprattutto su come si era formata e cosa rappresentava. La missione Maven aveva lo scopo di valutare meglio la composizione di questo oggetto enigmatico, ma la missione stava per prendere una brutta piega. Purtroppo la sonda che si stava dirigendo verso Marte doveva effettuare un giretto di perlustrazione intorno a Phobos, ma inaspettatamente sono giunti dei problemi. La sonda Maven si stava per schiantare su Phobos e la NASA ha dovuto provvedere ad accendere i retrorazzi e cambiare la rotta. La sonda però è riuscita ad effettuare qualche rilievo fotografico dell’enigmatico satellite.
Secondo la NASA, il confronto tra le immagini e gli spettri ultravioletti della superficie di Phobos insieme ai dati ottenuti da asteroidi e meteoriti doveva consentire agli scienziati di capire se la luna è effettivamente un asteroide catturato dalla gravità del pianeta o se la sua formazione sia avvenuta gradualmente attorno all’orbita del Pianeta Rosso. Purtroppo l’ente spaziale americano non ha pubblicato per ora nessuno studio su Phobos elaborato durante la missione MAVEN.
E’ interessante notare che gli studi precedenti hanno permesso di scoprire tracce di molecole organiche rilevate sulla superficie di Phobos, aggiungendo altro mistero a questo già misterioso satellite marziano. Senza aggiungere altro, bisogna valutare due dettagli molto interessanti su Phobos. Prima di tutto, nessun’altra luna nel Sistema Solare è nota per avere un interno pieno di ambienti cavernosi e pareti ad angolo retto oltre ad essere una delle prime lune a mostrare tracce di molecole organiche. Ma il mistero dietro Phobos è molto più enigmatico di quanto si potesse immaginare.
Infatti, quando il Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) stava per completare la mappatura della piccola luna di Marte, le sue incredibili immagini inviate mostravano una luna a forma di patata.
Molte cose non quadrano riguardo Phobos e la NASA sta nascondendo qualcosa di grosso. Un particolare, oltre alle tracce di molecole organiche, riguarda la presenza di un grande oggetto rettangolare simile ad un monolite artificiale sebbene nelle vicinanze non siano stati rilevati oggetti aventi una forma e dimensioni simili, quindi la domanda è: chi ha messo questa struttura monolitica su Phobos? Qual è il suo scopo? E chi lo ha messo in orbita attorno a Marte?
A cura della Redazione Segnidalcielo
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